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Tagli nei trasferimenti statali e regionali
Documento del 15/07/2011
COMUNICATO N. 411
TAGLI NEI TRASFERIMENTI STATALI E REGIONALI
Definito e reso noto il testo della lettera sui tagli nei trasferimenti statali e regionali che i sindaci dei comuni della provincia di Ragusa hanno deciso di inviare al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Regione Siciliana, ai Segretari Nazionali dei Partiti Politici presenti nei Parlamenti Nazionale Regionale.
Il documento, che di seguito si riporta, viene pubblicato, su decisione dei sindaci della provincia di Ragusa, anche sui siti internet di ciascun comune.
Ragusa 15/07/11
Testo integrale del documento
Ragusa, 15 luglio 2011
OGGETTO: Tagli nei trasferimenti statali e regionali.
Al sig. Presidente della Repubblica
ROMA
Al sig. Presidente del Consiglio dei Ministri
ROMA
Al sig. Presidente della Regione Siciliana
PALERMO
Ai Segretari Nazionali dei Partiti Politici
presenti nei Parlamenti Nazionale e Regionale
LORO SEDI
La Conferenza dei Sindaci della Provincia di Ragusa, riunitasi nella giornata del 14 luglio 2011 presso il Palazzo di Città di Ragusa, ha preso in esame la situazione finanziaria degli enti locali che si è determinata in conseguenza dei tagli dei trasferimenti statali e regionali e in particolare, per quanto ci riguarda, della Regione Sicilia.
Ha valutato altresì le azioni da intraprendere per portare a conoscenza delle autorità nazionali e regionali e della collettività iblea tale circostanza e le conseguenze che si possono realisticamente ipotizzare.
I tagli previsti per l’anno in corso e quelli preannunciati per gli esercizi finanziari successivi, nella misura in cui incidono su bilanci che da anni si sono fortemente ingessati, stanno paralizzando del tutto ogni possibilità di dare ai cittadini le risposte fondamentali in ordine ai servizi.
I Comuni che rappresentiamo non solo non potranno investire in Opere Pubbliche o attività socio culturali, che nella sostanza risultano da tempo già eliminate, ma saranno costretti a tagliare ora servizi alla persona particolarmente delicati come quelli in ambito sociale e scolastico, alcuni addirittura obbligatori per legge.
Allo stesso modo i tagli alla spesa corrente non consentono più di effettuare una minima attività di manutenzione di strade, impianti tecnologici, con la conseguenza di disservizi diffusi ed una perversa spirale che determina l’aumento di risarcimenti di danni all’ente comunale.
Noi Sindaci della Provincia iblea, che quotidianamente assistiamo alla profonda crisi di tutti i comparti produttivi, non vogliamo muovere ancora la leva tributaria già a livelli elevati, ma diversamente non possiamo garantire i servizi minimi che dignitosamente richiedono i cittadini, dai quali siamo visti come i responsabili di questo stato di cose e bersaglio primario di tutte le insoddisfazioni e le lamentele.
Circostanza che aggrava la pur difficilissima situazione è quella legata al ritardo notevolissimo con il quale i trasferimenti e i finanziamenti già stabiliti vengono erogati da parte dello Stato e soprattutto della Regione, causando attese e ritardi insostenibili per le aziende che intrattengono rapporti con gli Enti e discredito circa la capacità degli stessi di fare fronte con puntualità alle scadenze, puntualità che d'altra parte le norme ci impongono esponendoci inopinatamente a sanzioni e ad azioni risarcitorie ulteriormente dannose.
I Sindaci chiedono pertanto con forza che non si faccia luogo ai tagli previsti che risultano gravemente penalizzanti per il settore delle autonomie e fonte di gravi disagi per le popolazioni amministrate.
Chiedono, altresì, che i sacrifici, che pure sappiamo debbano essere fatti, vengano equamente distribuiti, a partire dagli organi centrali dello Stato e della Regione e innanzitutto alle classi politiche che governano e che dovrebbe dare quel segnale fortemente atteso nel senso di tagliare i propri bilanci e gli sperperi all’interno dei ministeri e degli assessorati regionali. Da anni i comuni hanno tagliato le spese per missioni, auto blu, consulenti ed esperti; ci si aspetta che la stessa cosa venga fatta anche ai massimi livelli.
In conclusione chiedono alle SS.LL., ciascuna per le proprie competenze, di adoperarsi per una sospensione dei tagli effettuati e da effettuare in danno dei nostri enti locali.
Preannunciano in caso di mancate concrete risposte ulteriori azioni di protesta.
La presente verrà pubblicata anche nei nostri siti internet e pubblicizzata tramite organi di stampa e radiotelevisivi.
I SINDACI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA
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