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Solidarietà del Sindaco Dipasquale al collega Venticinque
Documento del 28/11/2011
UFFICIO STAMPA
Comunicato n. 695
SOLIDARIETÀ DEL SINDACO DIPASQUALE AL COLLEGA VENTICINQUE
Il Sindaco Nello Dipasquale venuto a conoscenza delle dimissioni del collega di Scicli Giovanni Venticinque, motivate dalla mancanza delle condizioni politiche di potere espletare dignitosamente il mandato di governo della città, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Apprendo delle dimissioni del Sindaco Venticinque a cui esprimo tutta la mia vicinanza dal punto di vista personale in quanto capisco che solo dopo un travaglio interiore difficile si può giungere ad una scelta del genere. Oggi Giovanni Venticinque non esce sconfitto, esce sconfitta la politica che non è riuscita a restare accanto ad un sindaco che non si è dimesso per malaffare o per non essere riuscito a fare l’interesse dei suoi concittadini. I sindaci oggi sono tutti costretti a governare da soli perché lasciati senza risorse e stanziamenti fondamentali per governare una città. Alla fine quando ti viene tolto il sostegno politico, che per i primi cittadini è fondamentale, si rimane da soli e come eroi si muore in trincea quando nel frattempo i propri generali si occupano di altro”.
Ragusa 28/11/2011
Comunicato n. 695
SOLIDARIETÀ DEL SINDACO DIPASQUALE AL COLLEGA VENTICINQUE
Il Sindaco Nello Dipasquale venuto a conoscenza delle dimissioni del collega di Scicli Giovanni Venticinque, motivate dalla mancanza delle condizioni politiche di potere espletare dignitosamente il mandato di governo della città, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Apprendo delle dimissioni del Sindaco Venticinque a cui esprimo tutta la mia vicinanza dal punto di vista personale in quanto capisco che solo dopo un travaglio interiore difficile si può giungere ad una scelta del genere. Oggi Giovanni Venticinque non esce sconfitto, esce sconfitta la politica che non è riuscita a restare accanto ad un sindaco che non si è dimesso per malaffare o per non essere riuscito a fare l’interesse dei suoi concittadini. I sindaci oggi sono tutti costretti a governare da soli perché lasciati senza risorse e stanziamenti fondamentali per governare una città. Alla fine quando ti viene tolto il sostegno politico, che per i primi cittadini è fondamentale, si rimane da soli e come eroi si muore in trincea quando nel frattempo i propri generali si occupano di altro”.
Ragusa 28/11/2011
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