Ragusa Sottosopra
n.6 del 09/12/2008
Iter PPE
Con la trasmissione del Piano Particolareggiato Esecutivo lo scorso 30 luglio alla Sovrintendenza di Ragusa, il 22 settembre al Genio Civile ed il 26 settembre all'Ausl, è iniziato il viaggio di approvazione dell' importante strumento urbanistico, indispensabile per pianificare gli interventi di recupero, tutela, valorizzazione e sviluppo del centro storico di Ragusa.
Lunghe ed alterne vicende amministrative hanno fatto sì che il piano particolareggiato restasse per circa trenta anni “in fase di elaborazione”.
Con il fermo obiettivo di stringere i tempi e portare a conclusione l'adozione del piano, secondo tutti i dettami di legge, l' amministrazione Dipasquale ha conferito al Settore Centri Storici l'incarico di redazione del Ppe con atto deliberativo del 27 luglio 2006. Il lavoro che è stato svolto dal gruppo di progettazione si è incentrato sulla ricognizione degli elaborati già esistenti, sulla conseguente redazione di tutti gli elaborati mancanti e sulla predisposizione della proposta progettuale sulla base delle linee guida che la stessa amministrazione ha indicato con atto deliberativo del 7 novembre 2006. Centosessanta ettari di territorio affrontati nella predisposizione dello strumento di pianificazione, che è composto da 150 tavole tecniche e che ha comportato una fase analitica molto accurata con la “radiografia” integrale di ogni immobile del centro storico (sono state schedate 8600 unità edilizie). Redigere la cartografia su un software Gis consentirà di avere un “sistema informativo territoriale” del centro storico attraverso cui saranno rintracciabili e connettibili tutti i dati e le informazioni riguardanti ogni unità edilizia.
Uno strumento prezioso per avere sempre un quadro aggiornato della gestione dell'attività edilizia e delle scelte urbanistiche.
La conclusione della redazione del piano è stata ratificata dall'amministrazione comunale con una deliberazione di presa d'atto e di accettazione del 30 aprile scorso. Lo sforzo è stato quello di presentare un prodotto che fosse quanto più dettagliato possibile nell'affrontare le svariate tematiche che costituiscono l'impalcatura di uno strumento di pianificazione: dalla comparazione delle varie fasi storiche alla configurazione attuale, dal tema demografico a quello infrastrutturale, dalle tipologie edilizie ed urbanistiche ai sistemi di mobilità ed accessibilità, dagli ambiti residenziali, commerciali e turistici al tema della tutela e valorizzazione del patrimonio monumentale, artistico e paesaggistico. Essere dentro la lista dell' Unesco come “patrimonio mondiale dell'Umanità”, se da un lato apre orizzonti di sviluppo concreto delle potenzialità territoriali, dall'altro richiama ad una maggiore attenzione e consapevolezza nel progettare e pianificare il futuro della città.
Ecco perché il Ppe diventa per tutti strumento fondamentale di “azione” ed “investimento” sul tessuto urbano con l'intento di preservare il binomio “tutela e crescita”, non sempre facile da equilibrare: un sistema di regole, di prescrizioni, di servizi, di opportunità abitative e di incentivazione economica è stato sviluppato sul piano progettuale per cercare di armonizzare le molteplici istanze ed aspettative del territorio, offrendolo adesso al confronto istituzionale e pubblico.
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