Ragusa Sottosopra
n.1 del 06/02/2009
Il completamento della Panoramica dei Ponti
Salvatore Cascone, Ingegnere
I lavori di completamento della Panoramica dei Ponti si inseriscono all’interno di un ampio programma di riqualificazione urbanistica ed ambientale del quartiere storico del Carmine a Ragusa superiore, messo in atto dall'amministrazione comunale, che prevede una serie di interventi tra cui il rifacimento complessivo di Piazza Carmine e la realizzazione di una caffetteria con annessi bagni pubblici in via Gen. C.A. Dalla Chiesa, già attuati.
L'obiettivo è di rendere fruibile, attraverso la creazione di un percorso naturalistico, un'area probabilmente poco conosciuta dalla cittadinanza che, invece, racchiude in sé grandi potenzialità sul piano turistico ricreativo. Si tratta, infatti, di uno dei siti panoramici più suggestivi della città, in grado di fornire una vista quasi simultanea di Ibla, della sottostante vallata e di Ragusa superiore con i suoi ponti, peraltro di notevole rilievo naturalistico grazie ad una rigogliosa ed incontaminata vegetazione spontanea. Caratteristiche capaci di immergere il visitatore che si trovi a passeggiare in tale percorso in uno stimolante scenario ambientale, aspro e al tempo stesso fertile e rigoglioso, circondato da fichi d'india, melograni, limoni ed aranci selvatici, delineato da muri a secco, scalette e “saie” in pietra, profumato dagli odori tipici delle essenze mediterranee e, contemporaneamente, deliziato dalla vista panoramica sulla vallata sottostante e sui due centri storici di Ragusa. Dunque, un luogo fruibile da diverse tipologie di utenza: certamente il turista, in cerca di scorci suggestivi della città, ma anche il cittadino in cerca di relax e desideroso di un vero contatto con la natura. L’area sulla quale si stanno eseguendo i lavori si trova lungo il costone roccioso del Carmine, nella parte retrostante la chiesa, il convento e l'Istituto Professionale per il Commercio. Il progetto esecutivo prevede la realizzazione di una serie di camminamenti pedonali che vi si snodano ricongiungendo i due punti di accesso all’area: da una parte il punto in cui termina la Panoramica esistente in via Gen. C.A. Dalla Chiesa, in corrispondenza dell'immobile restaurato che ospiterà la caffetteria, e dall’altra un punto d’innesto sulla scalinata che congiunge Piazza Carmine a Largo San Paolo. Alla data di consegna del lavori ( 31 gennaio 2008), lo stato dei luoghi si presentava quasi totalmente colonizzato da una folta e pressoché impenetrabile vegetazione arbustiva spontanea, che in certi punti ostruiva l'accesso. Ecco perché si è reso necessario, innanzitutto, un intervento preliminare di decespugliamento e sfoltimento, rispettoso della flora di pregio esistente, unito ad un deciso sgombero della grande quantità di rifiuti accumulatisi nei decenni passati che rendevano il sito simile, in qualche tratto, ad una discarica a cielo aperto.
L'impossibilità di accesso dei mezzi nell'area in questione ha creato, durante l'esecuzione dei lavori, ulteriori difficoltà connesse al trasporto di materiali da costruzione come le basole di selciato per la pavimentazione, imponendo spesso il ricorso alla sola forza muscolare degli operai e, in generale, solo alle piccole macchine di cantiere introducibili all'interno del sito.
Dopo l'intervento di pulizia, però, si è potuta apprezzare meglio la morfologia dei luoghi insieme alle testimonianze delle attività agricole che vi si svolgevano nel passato: terrazzamenti sostenuti da muri a secco, alcuni dei quali parzialmente crollati, gradini in pietra grezza adibiti al collegamento verticale dei terrazzamenti sfalsati e canalette in pietra con fondo in terra battuta per lo smaltimento delle acque piovane. Si è avuta molta cura di tali vestigia, ripristinando, ove possibile, i muri a secco in cattive condizioni con il riutilizzo del materiale lapideo recuperato o, in alcuni punti, ricostruendoli ex novo, mentre la manutenzione delle canalette di raccolta delle acque e delle scalette in pietra è stata effettuata mediante smontaggio, ripulitura e rimontaggio.
Il profilo dei camminamenti pedonali realizzati, poi, ha seguito l'andamento dei terrazzamenti esistenti, creando così un percorso pedonale “naturale”: si è scelto, infatti, di non procedere a scavi o riporti di materiale, dal momento che i collegamenti verticali tra i percorsi sfalsati di quota sono assicurati da gradini o gradonate, in funzione del dislivello da superare, adeguatamente posizionati. Solo per un tratto, in cui il dislivello tra i terrazzamenti era superiore a 2 metri, si è resa necessaria l'esecuzione di un riporto di materiale inerte, sorretto da un muro di contenimento realizzato in calcestruzzo ciclopico e rivestito in pietra, su cui poggia la gradonata di collegamento.
I camminamenti principali, di larghezza variabile, sono stati realizzati con basolato di pietra calcarea dura dell'altopiano ragusano collocato in semiumido su un letto di sabbia compattato, mentre i percorsi secondari verranno realizzati in ciottoli calcarei di pezzatura variabile; in un tratto del percorso principale, invece, non è stata volutamente posta alcuna pavimentazione poiché è stato possibile sfruttare, come superficie per il camminamento, la stessa roccia affiorante del costone debitamente ripulita e livellata. Lungo il bordo esterno dei camminamenti, inoltre, è stata realizzata una ringhiera di protezione in ferro a semplice disegno geometrico - e non in legno verniciato come previsto inizialmente - in quanto il parapetto in ferro fornisce garanzie di sicurezza maggiori per i visitatori, oltre ad essere più duraturo e resistente agli agenti atmosferici. Completeranno i percorsi le panchine in pietra calcarea locale e le sedute, ricavate da muretti a secco esistenti, sulla sommità dei quali sono state poste delle lastre in pietra calcarea dura, collocate lungo i camminamenti, oltre che i cestini per la raccolta dei rifiuti. Le aree adiacenti ai percorsi, invece, verranno sistemate in terra vegetale ed arricchite dalla flora di pregio autoctona, debitamente salvaguardata, e da essenze di nuova piantumazione scelte tra quelle tipiche della vegetazione mediterranea (ulivi, fichi selvatici, melograni, aranci, limoni, fichi d'india). Al loro mantenimento a verde provvederà un apposito impianto di irrigazione con elettrovalvole e gocciolatoi posti in corrispondenza delle piante. Quanto all'illuminazione, in generale, si è optato per l'utilizzo di segnapassi tipo porfido incassati nella pavimentazione a luce radente, ma per i punti più suggestivi del percorso panoramico, come gli spuntoni di roccia affiorante o gli alberi di pregio, si è preferito il ricorso ad apparecchi di illuminazione circolari ad incasso a led. Il grado di protezione per entrambi i tipi di corpo illuminante è alto (ovvero pari a IP 68), essendo molto elevato il grado di umidità del sito. Indubbiamente, l'area si presta ad ulteriori sviluppi. I lavori, tuttora in corso d'opera, infatti, non hanno riguardato la sistemazione della grotta presente lungo il percorso e dell’immobile fatiscente collocato in corrispondenza dell’ingresso alla Panoramica, dalla parte della scalinata che conduce al quartiere San Paolo. E' chiaro che per l’esecuzione di tali interventi sarà essenziale reperire ulteriori fondi, necessari, peraltro, alla cura di uno degli aspetti più delicati: la gestione del sito. La mancanza di fruizione dei percorsi e di una costante manutenzione delle aree verdi, inevitabilmente, rappresentano i principali rischi che renderebbero il sito nuovamente preda della crescita incontrollata di sterpaglie o anche di possibili atti vandalici. Occorrerà, quindi, trovare un'adeguata soluzione che permetta, alla conclusione dei lavori, quell'opportuna e lungimirante gestione della Panoramica a salvaguardia di un patrimonio storico-naturalistico recuperato. Un ringraziamento, per finire, va rivolto all’arch. Chiara Tumino per la costante e fattiva collaborazione.
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