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Ragusa Sottosopra

n.1 del 06/02/2009

64KM di immersione nella bellezza naturalistica del nostro territorio

Giuseppe Cicero, Ingegnere

foto articoloRecuperati i percorsi e la sentieristica minore dismessa nell'ambito degli interventi del P.I.T. Quattro città e un parco per vivere gli iblei

Il recupero dei percorsi e della sentieristica minore dismessa costituisce uno degli interventi inseriti nel P.I.T. n. 2 “Quattro città ed un parco per vivere gli iblei”, nato dalla collaborazione tra i comuni di Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Monterosso Almo e finanziato dalla Regione Sicilia con i fondi del POR 2000-2006, misura 1.11. Lo scopo del PIT è quello di realizzare all'interno del sistema degli Iblei, nei territori dei quattro comuni, un parco sub-urbano caratterizzato dall'omonimo tavolato con al suo interno l'alto corso del fiume Irminio ed i centrifoto articolo storici delle quattro città, incrementando nuove attività economiche legate ad uno sviluppo sostenibile delle risorse esistenti. Il recupero dei percorsi costituisce uno degli interventi strutturali in quanto mira a ricostituire il capillare reticolo della viabilità minore, in gran parte dismessa, per offrire, in alternativa alla viabilità ordinaria, una nuova possibilità di fruizione turistica e culturale all'interno del Parco degli Iblei. L'opera si estende a tutto il territorio interessato dal PIT e cioè il territorio montano dei comuni di Ragusa e Chiaramonte Gulfi e l'intero territorio comunale di Monterosso Almo e Giarratana. L'intervento, quindi, concorre alla conoscenza, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio tradfoto articoloizionale. Il Comune di Ragusa, in qualità di comune capofila del PIT, si è occupato della redazione del progetto, dell'appalto, della realizzazione, del monitoraggio e del collaudo finale. Nell'intervento sono stati inseriti i percorsi della transumanza, le trazzere e alcuni sentieri pedonali in modo da costituire un vero e proprio reticolo che copre per intero le zone di massima valenza naturalistica del territorio montano per un totale di circa 64 chilometri. Gli interventi eseguiti sono stati ispirati al massimo rispetto delle preesistenze con l'obiettivo prioritario del recupero e della riqualificazione ambientale. In via preliminare si è proceduto alla eliminazione degli arbusti, dei rovi e della vegetazione invasiva che, in alcunifoto articolo casi, aveva del tutto occultato i tracciati originari. Successivamente, ove necessario, si è proceduto alla riparazione o alla ricostituzione dei muri a secco utilizzando il pietrame recuperato dai crolli senza l'apporto di nuovo materiale.
L'impiego di nuovo materiale, peraltro, risultava impossibile trattandosi di sentieri non carrabili. Gli interventi più importanti sono stati mirati alla sistemazione del fondo stradale per ripristinare la percorribilità sia carrabile che pedonale. Nel caso dei sentieri ci si è limitati, sempre utilizzando materiale reperito in loco, a ripristinare una fascia percorribile di larghezza pari ad almeno la metà della larghezza complessiva lasciando i gradini o i dislivelli naturali.
Nei tratti più foto articolopericolosi sono state installate recinzioni laterali con paletti in legno. Per le strade carrabili la sistemazione del fondo è stata eseguita prevalentemente ricostituendo la preesistente pavimentazione in misto granulometrico. Si è evitato, però, di eseguire una semplice ricarica di materiale procedendo, invece, ad una risagomatura della sede stradale esistente mediante fresatura del fondo con fresa semovente per roccia, livellamento con livellatrice meccanica e successiva rullatura con apposito rullo vibrante. La bagnatura finale del fondo ha, infine, reso la superficie molto compatta e resistente all' azione di dilavamento esercitata dalle acque meteoriche. Sono stati, inoltre, installati, soprattutto nei tratti in pendenza, gli elemfoto articoloenti trasversali per il convogliamento delle acque per impedire il fenomeno di ruscellamento. Nei tratti a forte pendenza, dove il dilavamento delle acque piovane asporta qualsiasi tipo di pavimentazione stradale non cementata, è stata realizzata, in accordo con i funzionari della Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa, una pavimentazione in calcestruzzo effetto ghiaia a vista, ottenuta trattando la superficie con lacca protettiva e successivo lavaggio ad alta pressione con idropulitrice che ha messo in evidenza gli inerti, eliminando l'effet-to compatto del classico getto di calcestruzzo. Per rendere l'intervento ancora più compatibile con il contesto in cui è inserito non è stata utilizzata la classica rete elettrosaldata per l'armatura,foto articolo che è stata sostituita da fibre strutturali a base di copolimeri di polipropilene modificati, chimicamente inerti, in grado di ridurre le microfessurazioni dovute al ritiro plastico, di aumentare la resistenza a flessione e a fatica e la durabilità del calcestruzzo. In tal modo l'aspetto della sede stradale si armonizza meglio con il contesto ambientale circostante in quanto la superficie della pavimentazione appare più chiara rispetto al normale colore del calcestruzzo ed irruvidita, assicurando, quindi, una migliore aderenza ai veicoli in transito su tratti, molte volte bagnati e a fortissima pendenza.
Nel contesto dell'intervento è stato progettato e realizzato il sistema della segnaletica che diventa essenziale per la fruizione foto articolodei percorsi. Sono stati installati 230 cartelli di varie dimensioni, ciascuno riferito al contesto in cui è ubicato. I cartelli sono stati realizzati prendendo come base le foto aeree, rendendo, così, più semplice la comprensione delle indicazioni contenute. Ultimata la sistemazione e riqualificazione dei percorsi è il momento di avviare la gestione di questa straordinaria risorsa. In via prioritaria deve essere avviata l'attività di promozione, con la divulgazione dei tracciati e le connessioni ai siti di interesse storico, culturale e naturalistico che possono essere raggiunti. Si tratta, quindi, per i quattro comuni del P.I.T. n. 2, di proseguire nella proficua attività di collaborazione per non vanificare quanto già realizzato.

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