Ragusa Sottosopra
n.2 del 03/04/2009
L'Editoriale
Nello Dipasquale, Sindaco
I pareri di legge sono già stati acquisiti, lo strumento è stato favorevolmente esitato dalla Commissione Risanamento Centri Storici, a cui rivolgo l'apprezzamento di tutta l'amministrazione per l'impegno profuso nell'affrontare l'esame del piano e lo sforzo di sintetizzare indicazioni e suggerimenti. Dopo l'atto d'adozione da parte della giunta il PPE approda in consiglio comunale, il luogo istituzionale per eccellenza rappresentativo dell'intera città. Per la mia amministrazione il traguardo raggiunto è veramente motivo di grande appagamento. Abbiamo raccolto da più parti attorno al piano particolareggiato un diffuso giudizio positivo sul lavoro svolto, sulla straordinaria tessitura analitica fornita, anche in virtù del materiale prodotto precedentemente. Abbiamo valutato con attenzione tutte le indicazioni che finora sono provenute dagli organi istituzionali chiamati per legge a rendere il parere sullo strumento di pianificazione ed è nostra intenzione mettere il consiglio comunale nella condizione di potere disporre di tutti gli atti e contributi che sono stati fin qui formalizzati. Vogliamo che sia un piano aperto e non blindato. Tutto quello che può migliorare, integrare lo strumento urbanistico, naturalmente nel rispetto di quanto è prescritto dalla normativa vigente, non ha motivo di rimanere inascoltato.
Il mio personale desiderio è che il piano particolareggiato del centro storico di Ragusa, la cui storia, non dimentichiamo, è legata alla continuità progettuale che le amministrazioni passate hanno nel tempo sostenuto, possa essere il frutto di una condivisione quanto più ampia possibile. Non c'è dubbio che l'impianto progettuale del piano si è basato sull'esperienza maturata sul campo in questi quasi trenta anni di vita della legge 61 /81, grazie alla quale possiamo vantare agli occhi del mondo un centro storico riqualificato, malgrado l'atavica assenza dello strumento urbanistico. Il piano particolareggiato sarà dinamico, in grado di dare risposte efficaci e contestualizzate su temi fondamentali per lo sviluppo compatibile di un centro storico, come l'accessibilità, la mobilità e l'incremento abitativo.
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