Ragusa Sottosopra
n.6 del 30/12/2009
Civico Consesso
Un anno in movimento
Consigliere Barrera, come giudica l'attività complessiva del civico consesso in questo 2009?
Il Consiglio ha lavorato essenzialmente sulle proposte dell'Amministrazione. Sono mancate iniziative forti da parte dei consiglieri, salvo qualche eccezione, e l'attività si è spesso modulata su uno schema abbastanza solito: da una parte coloro che hanno difeso ad ogni costo e comunque gli atti presentati dall'amministrazione, dall'altra quelli che hanno riproposto un'opposizione scontata, caratterizzata spesso da polemiche improduttive. Qualche eccezione, come la sfida lanciata all'amministrazione con il voto tecnico sul bilancio da parte di alcuni consiglieri di opposizione, non è stata colta come cambio di strategia per ingabbiare il Sindaco intorno ad alcuni impegni assunti formalmente, e spesso invece è stata utilizzata a fini strumentali di critica interna. E' mancata, a mio parere, la capacità di introdurre temi di fondo e di dibatterli in autonomia rispetto a schemi già collaudati. La direzione dei lavori non sempre è riuscita a orientare positivamente l'attività d'aula e molte volte si è dimostrata distratta rispetto ai contenuti delle deliberazioni e degli interventi. La produttività dei lavori, poi, si è poco giovata dei “lavori” preparatori delle commissioni.
Come è stata affrontata la tematica dei regolamenti, ancora aperta?
La situazione del tutto particolare della composizione pletorica dei gruppi consiliari è ormai nota a tutti: è mancata la volontà politica di affrontare il tema nonostante si siano tenute molte riunioni di carattere politico e molte altre di commissione con impegno di tempo e denaro.
Le proposte consiliari di modifica giacciono nel cassetto e difficilmente i monogruppi, e non solo, saranno disposti a “cedere” posizioni. Da questo punto di vista negli stessi partiti “maggiori” non c'è la volontà di modificare i regolamenti per diminuire la composizione del numero dei consiglieri nelle commissioni. Per tali ragioni non escludo prossime azioni eclatanti e, se necessario, unilaterali in direzione del rifiuto di una logica che vorrebbe vedere alcuni di noi far parte di partiti inesistenti.
In relazione alla composizione dei gruppi consiliari questo è stato l'anno in cui si sono verificati diversi “riposizionamenti”, specie all'interno della sua compagine. Cosa pensa degli attuali equilibri, ed in questo contesto come ritiene debba svilupparsi il ruolo dell'opposizione?
Le appartenenze politiche, in generale, non sono più sorrette da forti ideologie e l'adesione ad un partito e ad un gruppo è spesso guidata da altre valutazioni: metodi di lavoro, programmi, capacità di incidere, spazio politico, “avvenire” e carriera ipotetica, rapporti amicali e di “cordata”, inimicizie personali insanabili. Assistiamo giornalmente sia a livello nazionale, regionale e locale a mutamenti di fronte. Tali processi non hanno risparmiato il PD: appartenenti ad altre formazioni sono entrati nel PD e diversi altri che nel PD militavano sono andati via. A mio parere il processo non è ancora concluso a causa della mancata capacità di adattamento al nuovo. L'opposizione ha bisogno ancora di molte cose: imparare tutta la lezione della precedente esperienza negativa in amministrazione; iniziare da subito a costruire rapporti di sincera collaborazione politica tra PD , Italia dei Valori e altre forze, ma senza chiusure aprioristiche nei confronti di formazioni disposte a costruire l'alternativa; modificare metodi e contenuti della presenza in Consiglio accentuando gli aspetti propositivi e costruttivi della nostra azione in parallelo con una azione adeguata da sviluppare prima nel Partito.
Come valuta il lavoro svolto in consiglio comunale dai consiglieri di maggioranza?
I consiglieri di maggioranza, non tutti, soffrono a mio parere di due limiti: primo, il numero elevato di cui è composta la maggioranza stessa rende “ininfluenti” gli eventuali dissenzienti; secondo, l'accettazione di finte “deleghe” ha - in senso politico - “narcotizzato” il ruolo di controllo e di critica che ciascun consigliere dovrebbe svolgere accanto a quelli propositivo e di indirizzo. Per quanto a volte qualcuno accenni al dissenso alla fine chi comanda, in maggioranza, è soltanto il Sindaco.
Consigliere Ilardo, quali sono stati per Lei i momenti più qualificanti che il consiglio comunale ha prodotto in questo anno?
Tra gli elementi più qualificanti che il civico consesso ha affrontato in questo anno c'è sicuramente il bilancio di previsione, con il quale praticamente abbiamo fatto sì che tutti i servizi fondamentali del comune di Ragusa si potessero svolgere in maniera serena. E quando parlo di servizi fondamentali mi riferisco soprattutto ai servizi sociali ed ai servizi che in genere diamo ai cittadini. Anche perché, se guardiamo agli altri comuni, abbiamo potuto constatare le difficoltà di cassa di altre amministrazioni che non hanno avuto risorse per pagare gli stessi dipendenti, per cui tenere un bilancio in ordine è già un atto qualificante. Abbiamo poi sicuramente affrontato argomenti importanti per quanto riguarda il sociale, per esempio il regolamento della Tarsu ed il regolamento per il canone idrico, agevolando le fasce più deboli. E' stato sicuramente rilevante alleggerire con un contributo da parte del Comune i costi di coloro che hanno necessità di assumere badanti, oppure definire il regolamento del mercato zootecnico. Ovviamente per quanto riguarda il piano triennale delle opere pubbliche abbiamo inserito alcune opere sia da completare sia da realizzare che saranno importanti per la città di Ragusa.
Perché spesso i lavori del consiglio si sono inceppati su contrapposizioni e diverbi nati su questioni procedurali? Vanno rivisti i regolamenti?
Si, secondo me i regolamenti vanno rivisti perché non è possibile che in consiglio comunale si possa parlare senza limite. Ovviamente è sempre un atto di democrazia sentire tutti e tutte le varie opinioni, però ascoltare una stessa persona per 15 volte sullo stesso argomento credo che non sia conducente per nessuno, oltretutto perché si rischia di essere inutilmente ridondanti. Sicuramente i regolamenti vanno rivisti in questo senso, facendo sì che tutti possano avere lo spazio giusto per intervenire in consiglio.
E' soddisfatto del livello di confronto all'interno dei gruppi di maggioranza? Delle divergenze ultimamente si sono manifestate in consiglio comunale.
Il livello di confronto all'interno dei gruppi di maggioranza è stato sicuramente buono negli ultimi anni, qualche divergenza è normale che si verifichi, considerato che questa maggioranza è composta da 21 consiglieri, per cui tenere rapporti con diversi gruppi politici non è cosa semplice. Questo trade d'union sicuramente lo svolgiamo noi come gruppo di Forza Italia, ovviamente essendo il partito che ha espresso il sindaco, e svolgiamo sicuramente un ruolo attivo in questa direzione.
Come valuta il lavoro svolto in consiglio comunale dai consiglieri di opposizione?
L'opposizione io l'ho sempre divisa tra coloro i quali fanno opposizione “a prescindere” e quelli che invece fanno opposizione costruttiva ed in consiglio comunale, appunto, esistono quelli che fanno opposizione a prescindere dicendo sempre “no”, anche se l'atto è importante e fondamentale per la città. Cre-do che questo tipo di opposizione non sia producente, anzi fa sì che Ragusa ripiombi nel caos che abbiamo purtroppo trovato nella passata amministrazione. Con altri consiglieri dell'opposi-zione, per esempio Barrera, abbiamo un rapporto sicuramente di confronto ed alcune volte su determinati atti importanti per la città riusciamo a trovare delle convergenze.
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