Inizio Pagina

Stampa questa pagina

Ragusa Sottosopra

n.5 del 05/10/2010

Panoramica del Parco

Carmelo Raniolo, Funzionario Ing. Settore Centri Storici

foto articoloAl via il recupero del percorso storico che, partendo dalla chiesa di Santa Barbara, si immette su via Torrenuova attraverso discesa dei Miracoli

Restauro e illuminazione dei percorsi storici per valorizzare e tutelare l'identità della vallata S. Domenica


La vallata Santa Domenica, unitamente alla vallata San Leonardo, fa da cornice naturale alla parte storica di Ragusa e soprattutto al quartiere barocco di Ibla.
E' stata dichiarata di notevole interesse pubblico con decreto assessoriale n. 1219 del 25 luglio 1981, pubblicato nella G.U.R.S. n. 47 del 3 ottobre 1981, in base alla legge del 29 marzo 1939 sulla protezione delle bellezze naturali.
In un passato non molto lontano il rapporto tra la vallata e il centro abitato era molto intenso, e ne sono una testimonianza gli innumerevoli terrazzamenti adibiti alla coltivazione di ortaggi vari e di quanto necessario per soddisfare le richieste alimentari della comunità locale.
Detti terrazzamenti sono stati realizzati, oltre che per creare dei piani quasi orizzontali per facilitare le coltivazioni, anche per contenere la terra vegetale presente nella zona che, a causa dell'orografia dei luoghi caratterizzata da forti pendenze, tenderebbe a scivolare sempre più verso il fondovalle.
I collegamenti fra i vari ripiani sono assicurati da modesti viottoli e da un sistema di scalini inseriti nei muri a secco o ricavati direttamente sui fronti rocciosi.
Tra i vari terrazzamenti si innestano anche percorsi più ampi che assicuravano i collegamenti con zone molto di-stanti dal centro abitato compresi i paesi limitrofi.
Di norma, dato l’assetto dei luoghi, non erano dei percorsi carrabili e quindi si adagiavano completamente sul terreno con andamento molto movimentato e caratteristico, sviluppandosi trasversalmente all'asse principale del fondovalle.
Col progredire del traffico veicolare questi percorsi sono stati completamente abbandonati o addirittura distrutti per poter far posto a moderne e più ampie strutture stradali.
Una testimonianza di quanto sopra detto è costituita dal costone sud di Ragusa Ibla dove, negli anni Cinquanta, è stata parzialmente realizzata una strada di circonvallazione cfoto articolohe, sviluppandosi in senso longitudinale ad esso e se-guendo una livelletta propria, ha “tranciato” bruscamente i vecchi ingressi alla città sconvolgendone l'aspetto funzionale e ambientale.
La loro ridotta utilizzazione ha quasi annullato la manutenzione e ha dato libero sfogo alla crescita di vegetazione infestante favorendo il crollo parziale delle strutture murarie che li delimitano.
La circonvallazione così concepita doveva facilitare il traffico veicolare pesante diretto verso Catania, ma col successivo e continuo am-pliamento dell'intera città i principali nodi di traffico sono stati spostati nel settore sud-ovest, per cui è venuta a cadere la principale funzione che, a suo tempo, si voleva affidare a questa strada di circonvallazione.
Con diversi interventi finanziati con i fondi della L. R. n. 61/81, abbandonando completamente l'idea di utilizzare tale arteria come strada di circonvallazione, si è realizzato un collegamento efficace tra l'area di corso Don Minzoni e quella del SS. Trovato in parte sfruttando l'originale tracciato e in parte creando nuove opere.
L'esigenza di un tale intervento è nata dalla volontà di volere sfruttare la vallata Santa Domenica come Parco e quindi tale arteria, per la zona di Ragusa Ibla, costituisce oggi il principale supporto veicolare, così il recupero del-la viabilità storica diventa una conseguenza logica.
A Ragusa Ibla è già stato ripristinato il percorso di porta Walter, la discesa del SS. Trovato, la discesa Fiumicello e l'area circostante, il percorso di San Bartolomeo, la discesa del Carmine, i percorsi limitrofi al convento del Gesù.
C'è da sottolineare che i primi interventi effettuati dall'amministrazione comunale in questo tratto di vallata hanno già incoraggiato alcuni cittadini a riprendere le coltivazioni dei propri orti riscoprendo le tradizioni agricole della città, inoltre i percorsi e le aree bonificate vengono costantemente fruiti anche dai turisti presenti nel territorio. Di notevole importanza è il percorso storico che si diparte dalla chiesa di Santa Barbara e si immette su via Torrenuova attraverso discesa dei Miracoli.
Questo percorso si sviluppa a diretto contatto con la zonafoto articolo urbana e da esso si gode una totale e suggestiva visione della vallata. É delimitato da muretti a secco in parte crollati e in parte in condizioni statiche da attenzionare, la larghezza come pure l'andamento altimetrico non si mantiene costante ma si adatta alla casualità delle preesistenze rocciose presenti nel versante.
Per far fronte a una tale situazione di degrado in questo sito, già nel 2001, si è affidata a professionisti esterni la redazione del progetto, ap-provato con una deliberazione di giunta municipale (n. 850 del 13 agosto 2002). Si è rimandato l'inizio dei lavori per la presenza di diversi cantieri già aperti nella zona e lunga la strada panoramica.
La progettazione iniziale prevedeva anche il ripristino del tratto di percorso che va da discesa dei Miracoli fino a porta Walter che, stante la non completa disponibilità dei luoghi e la volontà di sfruttare il solo finanziamento originario, sarà ripristinato con un successivo intervento.
Caduto così ogni motivo ostativo si è proceduto questo anno ad affidare i lavori, con un preventivo aggiornamento dei prezzi, che avranno inizio non appena sarà formalizzato il contratto con la ditta appaltatrice.
Le opere appaltate mirano a rendere fruibile il percorso per le persone che, dopo aver parcheggiato il proprio mezzo in via Avv. G. Ottaviano, vo-gliano recarsi a piedi verso il centro del quartiere barocco di Ragusa Ibla.
Saranno quindi ripristinati i muri a secco che lo delimitano, verrà rifatta la pavimentazione con l'utilizzo di materiale in calcare duro mantenendo lo sviluppo plano-altimetrico attuale.
Sarà principalmente riutilizzato il materiale lapideo proveniente dai crolli di strutture murarie, e l'eventuale integrazione sarà costituita da materiale qualitativamente simile per garantire l'attuale effetto cromatico. Sarà realizzato l'impianto di illuminazione con corpi illuminanti incassati nel pavimento con ottica asimmetrica per ridurre al minimo l'impatto visivo.
La loro esatta ubicazione, pur avendola già programmata in progetto, sarà suggerita dai luoghi e dalla loro movimentata orografia, per cui ogni dettaglio sarà valutato dalla direzione dei lavori a cantiere aperto.

Aggiungi questo link su:

  • Segnala via e-mail
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su OKNOtizie
  • Condividi su del.icio.us
  • Condividi su digg.com
  • Condividi su Yahoo
  • Condividi su Technorati
  • Condividi su Badzu
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Windows Live
  • Condividi su MySpace
Torna a inizio pagina