Ragusa Sottosopra
n.5 del 10/10/2011
Chiesa di San Giuseppe
Concluso l'intervento di restauro. Tolti i ponteggi si può ammirare il monumento in tutta la sua elegante bellezza
Come nasce l'intervento sulla chiesa di San Giuseppe
Da quando l'on. Giorgio Chessari pensò di venire incontro alle reiterate richieste della priora del Convento delle Benedettine di Ragusa Ibla, impegnando concretamente la somma di 500.000 euro per il recupero ed il restauro conservativo del convento, sono trascorsi circa 6 anni. La cifra impegnata era dei fondi regionali della legge su Ibla. Dopo le complesse fasi di rilievo dello stato di fatto di tutto il convento, compreso l'annesso e limitrofo complesso Sant'Agostino, ed alcune indagini, elaborammo come tecnici incaricati un progetto approvato dalla Commissione Risanamento Centri Storici il 21 luglio 2005. Ma a progetto approvato, la madre priora comunica all'amministrazione di rinunciare all’intervento. Ricordiamo ancora tutte le complesse ed inesauribili operazioni di rilevazione di ogni angolo della struttura conventuale purtroppo risultate inutili.
Oggi constatiamo che l'idea di realizzare un museo di oggetti sacri nei locali limitrofi tutt'intorno alla chiesa, a livello del coro e dei coretti, è stata ripresa dalla nostra ipotesi progettuale che era stata approvata dalla Commissione Risanamento Centri Storici.
E comunque, preso atto della volontà di non voler realizzare il progetto, l'amministrazione ha pensato di utilizzare la somma destinata al recupero e al restauro conservativo del convento per i lavori di consolidamento della volta e della facciata della annessa chiesa di San Giuseppe, dando così riscontro alle tante segnalazioni che erano state fatte alle autorità competenti (prefettura, amministrazione comunale e Genio Civile). Si inizia così una nuova fase di rilevazioni e di indagini che portano alla elaborazione di un progetto di indagine diagnostica su cui, nella seduta del 12 luglio 2007, la Commissione Risanamento Centri Storici esprime parere favorevole e di un nuovo progetto che lo stesso organismo approva il 15 gennaio 2009. I lavori vengono appaltati il primo giugno 2010 ed oggi, finalmente, nel rispetto dei termini contrattuali, la chiesa, liberata da tutti i ponteggi che la imbrigliavano, ritorna a prendere luce e a mostrare il suo originario splendore sia esternamente che internamente, anche se ancora sarebbero necessari altri interventi, in particolare in alcune statue e nell'abside, per uniformare il tutto allo splendore della volta riacquistato proprio con i recenti restauri. In proposito la scelta di riportare la volta all'originario strato cromatico si è rivelata coraggiosa ed appropriata, filologicamente e storicamente supportata da molte tesi a sostegno. Da progettisti e direttori dei lavori abbiamo provato grande soddisfazione, appena la chiesa è stata liberata dai ponteggi, facendo mostra di tutta la sua maestosa imponenza (elegante, leggera e armoniosa nella sua morbida composizione di elementi architettonici e decorativi, quasi a contrastare la sua stessa natura di opera barocca), quando abbiamo sentito dire, fra i tanti giudizi positivi della gente del luogo e dei turisti, che la chiesa è tornata ad essere “semplicemente bella”, e che la volta interna è “fresca, linda e luminosa”, non mancando di far notare gradimento e apprezzamento perchè nessun elemento invasivo o di protagonismo progettuale è stato aggiunto. A questo risultato siamo arrivati grazie alla collaborazione sensibile e altamente competente di personalità che ci piace ricordare: il prof. Ing. Giuseppe Gaeta, il soprintendente ai BB.CC.AA. arch. Alessandro Ferrara, l'arch. Giorgio Battaglia curatore dell'alta sorveglianza per la Soprintendenza BB.CC. AA. e per il Genio Civile l'ing. Italo Vezzuto e l'arch. Angelo Schembri, l'arch. Carmen Cosentini coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione, l'arch. Biagia Dolce responsabile dei lavori, il responsabile dei lavori per il Comune (RUP) il geom. Giuseppe Baglieri e l’impresa Icogen di Vittoria di Giuseppe Ingallina e le sue maestranze. Per le notizie storiche e per l'iter progettuale rimandiamo all'articolo apparso nella pubblicazione bimestrale di Ragusa SottoSopra di Novembre-Dicembre 2009.
GLI INTERVENTI ESEGUITI
- Impermeabilizzazione del terrazzo del campanile e del terrazzino a fianco del coro prospiciente su Piazza Pola
- Miglioramento statico strutturale della facciata
- Consolidamento e ripristino degli intonaci della volta principale, della volta d'ingresso e della volta del coro
- Restauro delle superfici lapidee
- Manutenzione straordinaria di infisso e grata del coro e del portone di ingresso
Nel corso dei lavori è stato necessario effettuare anche il consolidamento degli intonaci del tamburo di imposta della volta. A tal scopo è stata effettuata un perizia di variante.
I lavori sono stati consegnati dall’amministrazione comunale il 2 luglio 2010 e sono stati ultimati il 1 agosto di questo anno.
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