Siamo orgogliosi di avere recentemente sostenuto, insieme al Centro Studi Feliciano Rossitto, con grande convinzione e partecipazione la mostra antologica del maestro Piero Guccione "Luoghi dell'arte tra musica, letteratura e poesia", che si è tenuta nella prestigiosa sede di Palazzo Garofalo, dove è allocato il Museo della Cattadrale di San Giovanni.
Un evento di altoprofilo che il Comune di Ragusaha salutato con grande entusiasmo, perchè sicuramente legare il nome della città all'opera del maestro Guccione rappresenta per tutta la comunità ragusana motivo di onere e prestigio.La stessa mostra ragusana, tra l'altro, sarà esposta nella prossima primavera nelle sale di Palazzo dei Normanni a Palermo e presso l'Ecole des Beaux Arts di Parigi.
Personalmente ho scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per invitarlo all'inaugurazione del 29 ottobre scorso, ben consapevole dell'ammirazione che nutre il Presidente per questo grande artista ibleo, e con gratitudine ho accolto le parole di apprezzamento di Giorgio Napolitano per l'iniziativa, espresse nella lettera inviatami con cui comunicava l'impossibilità ad essere presente, ma augurandoci vivamente un grande successo per il maestro, in promotori e tutti i partecipanti.
"Tale ampio sostegno - scrive il Presidente Napolitano mostra senza dubbio quanto sia conosciuta ed apprezzata l'opera del maestro Guccione, sia sul piano artistico che su quello culturale e dell'impegno civile, e quanto forte sia il legame dell'artista con la sua terra, da lui tante volte evocata nei suoi luminosi paesaggi".
Ci fa poi particolarmente piacere che si concludano a Ragusa, con la mostra, le iniziative culturali, curatedal Centro Studi Feliciano Rossitto, per il 75° compleanno del maestro Guccione in una sede che rappresenta per noi un "luogo" simbolico, anch'esso luogo "d'arte" e d'incontro, nel cuore del centro storicodi ragusa superiore, testimonianza, insieme a tante altre, del processo di recuperoe tutela del patrimonio storico, urbanistico, architettonico e paesaggistico avviato ormai da molti lustri e portato avanti da tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite grazie all'utilizzo dei fondi della legge regionale 61/81, processo che ci ha permesso di ottenere l'iscrizione nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco non solo per i 18 monumenti, ma per un'area estesa complessiva di ben 47 ettari.
Un sentito ringraziamento rivolgo al maestro Guccione che ci ha permesso di associare il suo nome a Ragusa, una città che aspira ad essere "città dal mondo", come la sua Scicli.