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Ragusa Sottosopra

n.6 del 30/11/2011

Aerial tramway per il riassetto e la riqualificazione urbano-territoriale

Fabrizio Leggio e Rita Guardiano, Ingegneri

foto articolo

La tesi sviluppa il progetto di una funivia urbana per collegare i due centri storici puntando sulla valorizzazione del patrimonio ambientale e sul miglioramento della qualità della vita


''Ci vuole una certa qualità d'anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo nero che spia; ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all'ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda.”
Per Gesualdo Bufalino, scrittore locale, sono necessarie queste caratteristiche per godere delle bellezze del centro storico di Ragusa e in particolare di Ibla, ma basta dare un'occhiata alle testate giornalistiche locali per rendersi facilmente conto di come per compiacersi di cotanta bellezza sia necessario migliorarne innanzitutto l'accessibilità.
Attraverso una serie di indagini condotte secondo un preciso iter metodologico si è pervenuti alla risoluzione del problema della mobilità urbana, determinato da un inadeguato sistema di collegamento esistente fra Ragusa superiore e Ragusa Ibla, dotafoto articolondo la città di un mezzo di trasporto alternativo e nello stesso tempo rispettoso dei principi sostenibili, quale è la funivia urbana, la cui presenza nel territorio potrebbe costituire occasione di riassetto e riqualificazione urbano-territoriale.
L'idea progettuale si rivolge a cittadini e turisti e si propone altresì di valorizzare l'inestimabile patrimonio ambientale e culturale presente nell'area di Ragusa, puntando sul miglioramento della qualità della vita dei suoi abitanti, nonché sulle potenzialità turistiche della zona e sullo sviluppo dei servizi connessi e delle infrastrutture di supporto al settore turistico e dei beni culturali.

Il progetto


Dopo aver analizzato l'attuale sistema di trasporto sia pubblico che privato su gomma ed i relativi tempi di percorrenza, con la volontà di realizzare un intervento urbanistico che nel contempo possa allinearsi ai principi di eco-sostenibilità, sempre più attuali e necessari, si è ritenuto opportuno integrare il trasporto su gomma con un innovativo mezzo di trasporto, una funivia urbana, attraverso la quale facilitare la fruizione di Ibla a tutti i tipi di utenza. A riguardfoto articoloo già nel 1929 il Piano regolatore della città, redatto dell'architetto Francesco la Grassa, prendeva in considerazione la possibilità di superare il dislivello orografico tra Ragusa Ibla e Ragusa Superiore attraverso una “funicolare”, che però non venne mai realizzata. Il trasporto su fune coniuga al meglio sia le esigenze ecologiche che economiche. Per quanto riguarda le prime, utilizzando energia elettrica o meglio sistemi di captazione di energia solare e riducendo il trasporto su gomma, e quindi le emissioni di CO2, il trasporto su fune risulta essere poco inquinante; inoltre è un intervento reversibile, quindi facile da dismettere. Riguardo le esigenze di natura economica, il sistema in esame risulta avere costi di realizzazione di gran lunga più bassi rispetto a quelli necessari per la realizzazione di un qualunque altro tipo di trasporto. Inoltre non sono da trascurare gli aspetti pedagogici che questo mezzo di trasporto aereo produce sull'utenza, la quale ha la possibilità di godere una vista dall'alto del territorio nel suo complesso.
Quindi, introdotta la possibilità di dotare Ragusa di una linea di funivia, si prevedono dfoto articoloue tratte: la Tratta 1 che connette Ragusa Superiore alla fermata intermedia di Largo San Paolo, e la Tratta 2 che da Largo San Paolo consente di raggiungere l'ingresso di Ragusa Ibla in prossimità dei Giardini Iblei. Relativamente al posizionamento della Stazione Terminale a Ragusa Superiore sono state vagliate, anche ai fini di realizzare una integrazione “natura-città”, le seguenti tre ipotesi, ognuna delle quali propone una differente soluzione:

  • Via Ing. Migliorisi - Cava Gonfalone:

  • Piazza Stazione - Quartiere Cappuccini

  • Piazza Libertà - Vallata Santa Domenica.

E' stata sviluppata l'ipotesi denominata “Santa Domenica” che contempla, inoltre, la possibilità d'inte-grare il progetto di una funivia extra-urbana proposta dal prof. Maurizio Spina che connette l'aeroporto di Comiso a Marina di Ragusa passando per Ragusa, Modica e Scicli. Per quanto concerne gli aspetti tecnici la linea della cabinovia si estende per una lunghezza di 1845 mt. suddivisa come detto in due tratte, rispettivamente di 860 mt. e 985 mt. Viene superato un dislivello complessivo di circa 115 mt. ed è pfoto articolorevista l'installa-zione di due piloni intermedi, uno per tratta. Il dimensionamento è stato pensato per tre differenti portate orarie di passeggeri combinate con due velocità, una di 8 m/sec e l'altra di 3 m/sec. Inoltre si prevede l'installazione di cabine rotanti, così da consentire la possibilità di godere di una vista a 360° sul paesaggio circostante. Nella successiva fase progettuale è stata rivolta l'attenzione all'inserimento delle 3 stazioni all'interno del tessuto urbano.

Stazione terminale “Piazza Libertà”


Questa stazione va ad inserirsi in un contesto fortemente urbanizzato, trovandosi nel centro storico di Ragusa all'interno del quale si trova, oltre una significativa presenza di attrezzature, attività amministrative, attività ricettive e beni Unesco, anche il nodo intermodale “Stazione”, precedentemente individuato, e la vicinanza alla vallata Santa Domenica. Pertanto, contestualmente alla realizzazione della stazione, la quale faciliterebbe la fruizione delle attrezzature e dei servizi presenti, si pensa di decongestionare il centro storico mediante un intervento di pedonalizzazione, attraverso la trasffoto articoloormazione della via Roma in asse pedonale, già in fase di realizzazione da parte dell'amministrazione comunale, e la creazione di un “quadrilatero pedonale” che andrebbe ad interessare la porzione di tessuto compreso tra via Roma e ponte Giovanni XXIII. Inoltre, approfittando dell'innesto della stazione all'interno della vallata Santa Domenica, si può attivare un processo di riqualificazione del sistema delle vallate, provvedendo a creare al suo interno un percorso naturalistico con cui dare risalto alle “latomie”, le grandi grotte artificiali da cui si estraevano i blocchi di calcare, disseminate lungo tutta la cava e utilizzate fino al secolo scorso anche come rifugi antiaerei, ma anche ai reperti storici che provano una costante presenza di attività umana nei tempi passati.

Stazione intermedia “Largo San Paolo”


La stazione è prevista a Largo San Paolo, individuato dal Piano Territoriale Provinciale (PTP) come ingresso ad Ibla da percorso sovra-provinciale, in cui è già realizzato un parcheggio. Il tessuto urbano circostante appare debole nei servizi e degradato, pertanto, l'inserimento della stazione funiviaria costfoto articoloituisce un'occasione per riparare e rivitalizzare l'area.
La stazione stessa è concepita come contenitore di attività commerciali e servizi pensati non solo per i residenti ma anche per i turisti. Inoltre, si ipotizza di riutilizzare gli immobili di proprietà comunale, in evidente stato di abbandono, per la realizzazione di un albergo diffuso ed il ripristino delle antiche “putie” da destinare ad attività artigianali. L'albergo diffuso è una proposta turistica innovativa e rappresenta una vera e propria struttura ricettiva alberghiera distribuita su più unità abitative le quali devono ragionevolmente distanziarsi al più di 300 m. Si rivolge al turista che cerca un'esperienza turistica ad alto impatto emotivo e che quindi non vuole solo visitare il luogo, ma vuole anche viverlo.
La “putia”, o bottega, ricavata al piano terra degli antichi edifici era un locale adibito a luogo di lavoro o a piccolo esercizio commerciale, generalmente affacciato sulla pubblica via e composto da un ambiente deputato alla vendita e da uno adiacente adibito a laboratorio artigianale. La putia aveva anche una funzione sociale costituendo spesso un luogofoto articolo d'incontro e di scambi interumani per gli abitanti del quartiere in cui sorgeva.

Stazione terminale “Ragusa Ibla”


La stazione è collocata sul piano sottostrada, all'interno della vallata Santa Domenica, nelle immediate vicinanze dei Giardini Iblei a Ibla. Oltre alla creazione di un “percorso Unesco”, vista la concentrazione di beni Unesco riscontrata, si pensa di riqualificare la vallata mediante l'ampliamento dei terrazzamenti, già realizzati dall'amministrazione comunale, da destinare ad area agro-didattica dove coltivare i prodotti ortofrutticoli locali, e mediante la realizzazione di un “mercato a Km 0”. Attraverso il mercato a km 0 si favorisce la vendita e quindi il consumo del cibo e dei prodotti locali, senza che questi passino attraverso il diaframma della grande distribuzione organizzata. Inoltre con questa iniziativa, che permette il ritorno al contatto con la campagna, si vuole contribuire alla salvaguardia della biodiversità agraria e al miglioramento della qualità dell'alimenta-zione e dell'aria. Ricordiamo che il trasporto del cibo rappresenta la principale fonte d'immissione di anidride carbonica in atmosfera.

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