 
        
        
Ragusa Sottosopra - Anno XII - N° 4
Protezione Civile
"Sicuramente Informati"
Quattromila bambini coinvolti, attraverso le scuole, nel progetto d’informazione sul rischio sismico promosso dall’amministrazione comunaleUna applicazione dei telefonini di ultima generazione permette di collegarsi al sito dell’I.N.G.V. 
						   (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – www.ingv.it) e avere le notifiche delle scosse di 
									terremoto avvenute in Italia. Così, durante un dormiveglia notturno, trascorso a pensare come dovrebbe 
									essere l’organizzazione perfetta di un Ufficio Comunale di Protezione Civile, la mia attenzione viene 
									attirata da una vibrazione del cellulare.
									
Leggo:
         
ore 3:07 del 27/06/2012 scala 2.6 – Monti Iblei distanza da Ragusa 32.5 km.  
         
Poso il telefono. 
         
Un’altra vibrazione …. leggo: 
         
ore  3:14 del 27/06/2012 scala 3.7 – Monti Iblei distanza da Ragusa 31.5 km. 
         
Poso il telefono. 
         
Passano i minuti e continua la sequenza …
         
ore 3:20 scala 3.0 
         
ore 3:33 scala 2.0
         
 ore 3:55 scala 2.0 
         
ore 4:06 scala 2.1 
         
ore 4:48 scala 3.2 
									
e così prosegue con altre scosse strumentali fino alle 6:43 quando la serie ormai ordinaria di 
									tremori emiliani rompe la catena delle scosse iblee. Subito il mio pensiero salta dall’organizzazione 
									dell’ufficio ad un possibile evento sismico negli Iblei. Mentre leggete queste note, chiedetevi cosa vi 
									porterebbe a fare il vostro istinto in caso di scossa sismica.
						
Se analizziamo il comportamento istintivo possiamo individuare, tra le più comuni, tre possibili tipologie:
- Rimanete fermi immobili, bloccati, come in catalessi. È l’evoluzione del comportamento che ha un animale quando, di fronte un evento che genera paura, si finge morto.
- Vi diventa la pelle d’oca, si drizzano peli e capelli, si ha come l’impressione di un rigonfiamento del viso. Anche questa è l’evoluzione del comportamento che ha un animale quando, di fronte un evento che genera paura, tende a mostrarsi più grande e forte.
- Fuggite via immediatamente pensando di allontanarvi dal pericolo.
Ebbene, nel caso di scossa sismica nessuno dei tre comportamenti è quello da mettere in atto. Occorre vincere l’istinto e cercare di proteggersi immediatamente nei primi secondi, poi aspettare che finisca la scossa (poco meno di un minuto per i terremoti più forti) e successivamente valutare le possibili alternative in funzione dello scenario che si è venuto a creare dopo l’evento sismico. Si deve fare in modo che il comportamento ragionato prenda il posto di quello istintivo e con gli stessi tempi di reazione. Tutto questo può essere fatto solo con l’informazione e l’esercitazione.
L’art. 3 comma 3 della legge 225/92 cita testualmente: “La prevenzione consiste nelle attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi". Nel caso del rischio sismico l’informazione e le conseguenti esercitazioni rappresentano le attività di prevenzione che più di ogni altra possono salvare la vita (soprattutto nel caso ci si trovi dentro strutture non antisismiche). Appena il mese scorso è stata emanata la Legge sul riordino della Protezione Civile (L.100 del 12/07/2012) che specifica con più determinazione le attività di prevenzione e sostituisce l’art. 3 della 225/92 evidenziando che“ la prevenzione dei diversi tipi di rischio si esplica in attività non strutturali concernenti l’allertamento, la pianificazione dell’emergenza, la formazione, la diffusione della conoscenza della protezione civile nonché l’informazione alla popolazione”. Informazioni sulla casa che abitiamo (se è antisismica o meno), sui comportamenti da mettere in atto prima, durante e dopo il terremoto, fuori o dentro edifici. Conoscere queste norme, esercitarsi a metterle in atto, può salvare la vita in caso di evento sismico. In un territorio come il nostro, con grado di sismicità 2 (sismicità media), si deve fare in modo che queste conoscenze e i conseguenti comportamenti facciano parte della nostra cultura.
Per dirla in politichese, in tempi non sospetti, cioè prima dei terremoti in Emilia e precisamente a 
						   febbraio del 2012, l’ assessorato alla Pubblica Istruzione e l’assessorato alla Protezione Civile, 
									attraverso l’ufficio di Protezione Civile comunale, hanno dato vita al progetto“SICURAMENTE INFORMATI”, una iniziativa che ha coinvolto, tramite le scuole, i bambini dai 5 anni ai 12 anni.
									
Nelle scuole, infatti, è stato individuato il principale vettore di comunicazione per trasferire ai 								bambini, e quindi alle famiglie, le informazioni di base sui rischi presenti nel nostro territorio dando 
									gli strumenti per iniziare un percorso che ha come obiettivi la cultura della sicurezza e il 
									trasferimento di quei valori che sono propri della protezione civile come solidarietà, rispetto, 
									cittadinanza attiva e senso civico. Rendere consapevoli i cittadini delle peculiarità del territorio in 
									cui vivono permette loro di proteggersi ed avere maggiori garanzie sulla propria sicurezza e sulla 
									sicurezza della propria famiglia. Nel progetto è stata data priorità all’informazione sui comportamenti 
									da mettere in atto in caso di eventi calamitosi. Ogni cittadino deve essere parte attiva del sistema di 
									protezione civile e, se bene informato, è in grado di tutelare se stesso e gli altri. 
									
La conoscenza sui rischi e sui conseguenti comportamenti da mettere in atto porterà a comprendere 
									un evento calamitoso come un fenomeno che contraddistingue il nostro territorio e non come una situazione 								da temere.
						
Nell’ambito del progetto“SICURAMENTE INFORMATI” sono stati effettuati circa 60 incontri con le classi 
						   dei vari istituti raggiungendo un numero pari a circa 4.000 bambini. Gli incontri sono stati strutturati 
									in modo da presentare gli argomenti con giochi, scherzi e domande, interagendo con i bambini e 
									coinvolgendoli direttamente, quasi a diventare una sorta di rappresentazione teatrale  guidata 
									magistralmente da Davide Migliorisi con la logistica organizzata da Angelo Giurdanella.
									
Momento finale degli incontri è stato rappresentato dalla visione del cartone animato “Civilino e 
									il terremoto” (http://www.youtube.com/watch?v=f_TuvDSz9yk) realizzato dalla Regione Umbria. 
									
Negli incontri uno spazio è stato dedicato alle domande da parte dei bambini a Pippo Licitra, già 
									responsabile del Servizio di Protezione Civile e oggi in pensione, a cui vanno i miei affettuosi auguri. 
									Parte del progetto è stata caratterizzata dalla redazione di un libretto, un vero e proprio Piano di 
									Emergenza Familiare con numeri utili e informazioni, con percorsi da segnare e descrivere (da casa 
									all’area di attesa più vicina) e disegni da colorare, che raffigurano in chiave giocosa i comportamenti 
									da evitare e quelli da mettere in atto, realizzati dalla matita di Giannamaria Pluchino. Un 
									ringraziamento particolare va ai Volontari del Gruppo Comunale, Gianni, Peppe, Ciccio, Mario, Federico, 
									Biagio … che hanno contribuito a rilegare 4.000 libretti personalizzati con l’area di attesa più vicina 
									all’abitazione di ogni bambino.	
						
Considerato che oggi i terremoti non sono prevedibili, mi permetto un’ultima analisi relativa agli studi di Microzonazione sismica e al Piano del Rischio Sismico. Questi sono strumenti fondamentali che servono per individuare gli scenari possibili in funzione dell’intensità della scossa e organizzare i soccorsi di conseguenza. Servono per programmare gli interventi, per organizzare al meglio le aree di emergenza. Ma i tempi previsti per la realizzazione di questi preziosi strumenti e per l’attuazione degli interventi programmati (adeguamenti sismici degli edifici, consolidamenti dei versanti, ecc.) sono lunghi e i costi elevati. Oggi l’informazione è lo strumento più concreto e più immediato che abbiamo per ridurre al minimo le vittime di una eventuale scossa sismica. Le amministrazioni hanno il compito di attivare tutte le azioni possibili per non lesinare risorse a questa fondamentale attività.
Autore: Marcello Dimartino (Responsabile del Servizio di Protezione Civile Comunale)
 
						
						Incontri con gli studenti
 
						
						Incontri preliminari con i docenti
 
						
						Approfondimenti su comportamenti da tenere in caso di calamità
 
						
						Momenti di coinvolgimento degli studenti
 
						
						Rappresentazione in occasione del Grest 2012(Oratorio Salesiani Ragusa)
 
						
						L'Ufficio ed il Gruppo Comunale dei Volontari di Protezione Civile
- Allegati:
- Piano di emergenza per la famiglia
Commissione Risanamento Centri Storici:
Opinioni a confronto:
Pianificazione:
Ricorrenze:
Protezione Civile:
Ragusani illustri:
Iniziative pedagogiche:
Il documentario:
Fotografia:

 
     
             
             
             
             
            
 
       
       
       
      
Aggiungi questo link su: