Castello di Donnafugata
Il Castello incantato
C'è
poi la leggenda di quelle frequentazioni di Luchino Visconti, a colloquio con il custode, intento a raccogliere
suggestioni e profumi di questo luogo, per ambientare la sequenze del proprio film "II Gattopardo" ricavato dal
romanzo di Tornasi di Lampedusa.
E così Donnafugata, la nostra Donnafugata, entra indirettamente, attraverso una aneddotica credibile, nel cinema e
nelle sue insostituibili fantasie. Presenza non episodica se si pensa all'incanto del piano-sequenza della facciata del
castello, attraversata dal cavallo bianco di un imponente Garibaldi, in un prezioso momento del film dei Taviani" Kaos".
Ma nel cinema il castello è anche l'ambiente per i film musicali ricavate dalle opere liriche, girati da Frank de
Quelle, oppure l'ambiente intatto della narrazione onirica di Giuseppe Tornatore nel suo "L'uomo delle stelle",
per poi diventare (ed è cronaca televisiva recente) la residenza aristocratica del boss mafioso in un episodio della
serie del Commissario Montalbano, ricavata da Alberto Sironi dai romanzi di Andrea Camilleri.
Ma resta nel ricordo decisamente magica anche la lettura cinematografica del poemetto "La morte di Empedocle
"da Holderlin, girato nel parco di Donnafugata, tra un capitello ed una siepe, da Jean Marie Straub e Daniele
Huillet.
E infine intorno c'è il paesaggio, questo gioco elegante dei carrubeti che macchiano di verde intenso le stoppie bruciate dei campi, dopo l'aratura, mentre le antiche case di campagna si affiancano alle masserie, in quel percorso di edilizia rurale e di scorci naturali che è la sintesi descrittiva, in appena un fazzoletto di territorio, di un angolo di Sicilia assolutamente unico per equilibrio e geometria.
Poesia dell'anima e della memoria: per una volta, un castello che incanta invece del favolistico castello incantato. E allora, prima durante e dopo la visita del luogo, le immagini di Giuseppe Leone: nel suo bianco e nero la insistenza del tempo, nelle fotografie a colori il compendio di un recupero decisamente riuscito. Perchè la storia, la nostra storia di piccoli uomini del terzo millennio, è anche questo e non va dimenticato.
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Tutto il materiale è tratto dal testo "Donnafugata il castello" edito da: Filippo Angelica Editore
I testi sono a cura di: Carmelo Arezzo, Gaetano Cosentini, Milena Gentile, Biagio Guccione, Giacometto Nicastro
Le schede Botaniche sono di: Tiziana Turco Le Foto di: Giuseppe Leone
Si ringraziano l'editore e gli autori per la gentile concessione
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