 
        
        
   I monumenti del tardo barocco di Ragusa
I 18 monumenti riconosciuti dall'UNESCO
Palazzo Zacco
Ubicato nel nuovo abitato 
				     di Ragusa, il palazzo venne edificato nella seconda metà del
di Ragusa, il palazzo venne edificato nella seconda metà del 
        
				     colonne secolo XVIII dal barone Melfi di S'Antonio ed acquistato alla fine del secolo 							
								successivo dalla famiglia Zacco, da cui ha preso il nome. L'edificio ha due prospetti con sei ampi balconi. Nel 
        cantonale d'angolo si trova lo stemma gentilizio della famiglia Melfi, delineato da una cornice di foglie d'acanto su 
								cui si appoggia un puttino, mentre un altro tira fuori la testa dal lato opposto.
        Sul prospetto principale si aprono tre balconi: quello centrale poggia sulle due in pietra pece con capitello corinzio, 							
								che delimitano l'ingresso. 
        I due laterali, invece, hanno grandi mensole con la raffigurazione di musici che sovrastano volti grotteschi e 
								raffigurazioni antropomorfe. 
        Particolarmente originale è la mensola centrale del balcone laterale destro, con il musico che suona le maracas ed il 
								sottostante	mascherone che si rivolge ai passanti con una smorfia burlesca.
colonne secolo XVIII dal barone Melfi di S'Antonio ed acquistato alla fine del secolo 							
								successivo dalla famiglia Zacco, da cui ha preso il nome. L'edificio ha due prospetti con sei ampi balconi. Nel 
        cantonale d'angolo si trova lo stemma gentilizio della famiglia Melfi, delineato da una cornice di foglie d'acanto su 
								cui si appoggia un puttino, mentre un altro tira fuori la testa dal lato opposto.
        Sul prospetto principale si aprono tre balconi: quello centrale poggia sulle due in pietra pece con capitello corinzio, 							
								che delimitano l'ingresso. 
        I due laterali, invece, hanno grandi mensole con la raffigurazione di musici che sovrastano volti grotteschi e 
								raffigurazioni antropomorfe. 
        Particolarmente originale è la mensola centrale del balcone laterale destro, con il musico che suona le maracas ed il 
								sottostante	mascherone che si rivolge ai passanti con una smorfia burlesca.
								
								 Anche nel prospetto laterale si trovano tre balconi, tra cui spicca quello al centro, che si appoggia su cinque 
								mensoloni; uno centrale, più grande, raffigurante una sirena e quattro laterali con la raffigurazione di suonatori di 
								flauto e di tromba. Anche la cornice dell'apertura è ricca di sculture, sia nelle lesene laterali che nel timpano, al 
								centro del quale si trova la statua di S. Michele Arcangelo.
								Anche nel prospetto laterale si trovano tre balconi, tra cui spicca quello al centro, che si appoggia su cinque 
								mensoloni; uno centrale, più grande, raffigurante una sirena e quattro laterali con la raffigurazione di suonatori di 
								flauto e di tromba. Anche la cornice dell'apertura è ricca di sculture, sia nelle lesene laterali che nel timpano, al 
								centro del quale si trova la statua di S. Michele Arcangelo.
				 
I testi e le immagini sono state estratte dal libro: "I Monumenti del Tardo Barocco di Ragusa"
					   
per gentile concessione della T.N.G. srl - NONSOLOGRAFICA.
								
Le foto sono di Francesco e Stefano Blancato, i testi di Giuseppe Antoci I diritti di autore sulle immagini 
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