 
        
        
  I monumenti del tardo barocco di Ragusa
I 18 monumenti riconosciuti dall'UNESCO
Chiesa di San Francesco all'Immacolata
Dedicata a 
					  S.Francesco D'Assisi, ma conosciuta
					con il nome di Immacolata, la chiesa sorse, con molta probabilità nella seconda metà del secolo XIII; si ha notizia 
					infatti di una comunità francescana sorta a Ragusa nel 1225, pochi anni dopo la morte del Santo. Una tradizione la vuole 
					edificata, insieme all'attiguo convento, sul palazzo in cui risiedevano i Conti Chiaramonte, di cui il campanile sarebbe 
					una delle torri.
 S.Francesco D'Assisi, ma conosciuta
					con il nome di Immacolata, la chiesa sorse, con molta probabilità nella seconda metà del secolo XIII; si ha notizia 
					infatti di una comunità francescana sorta a Ragusa nel 1225, pochi anni dopo la morte del Santo. Una tradizione la vuole 
					edificata, insieme all'attiguo convento, sul palazzo in cui risiedevano i Conti Chiaramonte, di cui il campanile sarebbe 
					una delle torri.
					
In realtà, i resti, ancora visibili dell'antica chiesa, inglobati nell'attuale edificio, sono anteriori al 1299, 
					anno d'inizio della Signoria dei Chiaramonte, i quali, inoltre, non avrebbero mai costruito il loro palazzo all'estremità 				
					dell'abitato; erano, invece, i frati francescani, conformemente allo spirito di povertà del fondatore, a stabilirsi 
					sempre nelle periferie della città, in cui si poteva condividere la vita dei poveri, dedicarsi all'accoglienza e alla 
					cura dei malati, dei viandanti, dei pellegrini e, parimenti, conservare un certo isolamento che facilitasse la preghiera e	la 
					contemplazione.
							Tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo, la chiesa subì un 
					  
				    consistente intervento di ricostruzione e probabilmente di ampliamento in stile 
							tardo-manierista, conservando dell'antico edificio soltanto la torre campanaria ed il prospetto principale. Il terremoto 						
							del 1693 distruggeva l'intero convento e danneggiava gravemente la chiesa provocando il crollo della cella campanaria e 
							dell'intero prospetto gotico.
consistente intervento di ricostruzione e probabilmente di ampliamento in stile 
							tardo-manierista, conservando dell'antico edificio soltanto la torre campanaria ed il prospetto principale. Il terremoto 						
							del 1693 distruggeva l'intero convento e danneggiava gravemente la chiesa provocando il crollo della cella campanaria e 
							dell'intero prospetto gotico. 
							
							 I danni vennero comunque presto riparati e già nel 1711 i lavori si concludevano, con la posa delle campane nella 						
							nuova cella campanaria, sormontata da una balaustra con quattro statue, oggi molto rovinate. Della primitiva chiesa 
							gotica ci restano solo: il portale, rimontato dopo il crollo della facciata, i cui caratteristici capitelli ad uncino ne 						
							pongono la datazione alla seconda metà del XIII secolo, e la base della torre campanaria, anch'essa databile al periodo 						
							svevo. 
				L'interno della chiesa, a cui si accede da una porta laterale, risale invece alla ricostruzione della fine del secolo 
						XVI, ed è diviso in tre navate da due file di robusti pilastri. In fondo alla navata centrale si trova il presbiterio, 
						completato alla fine del 500, che risulta oggi poco leggibile nelle sue strutture architettoniche, in quanto occupato da 
						una grande tribuna lignea, eretta nel 1906 per conservarvi la statua dell'Immacolata. 
				 L'adiacente convento, che si affaccia sulla vallata S. Leonardo, venne costruito nei primi anni del secolo XVIII, sulle 
				   rovine dell'antico, crollato col terremoto, è costituito da un pianterreno nel quale si trovano la cucina, il 
							refettorio e gli altri i locali comuni da un primo piano in cui si trovavano le celle dei frati, queste ultime hanno 
							delle caratteristiche	sopraporte dipinte, con ritratti di illustri personaggi dell'ordine Francescano. 
       I due livelli sono raccordati da una sontuosa scalinata, interamente realizzata in pietra pece, con una balaustra ricca 
							di ornamenti e sculture di sapore tardobarocco.
							I danni vennero comunque presto riparati e già nel 1711 i lavori si concludevano, con la posa delle campane nella 						
							nuova cella campanaria, sormontata da una balaustra con quattro statue, oggi molto rovinate. Della primitiva chiesa 
							gotica ci restano solo: il portale, rimontato dopo il crollo della facciata, i cui caratteristici capitelli ad uncino ne 						
							pongono la datazione alla seconda metà del XIII secolo, e la base della torre campanaria, anch'essa databile al periodo 						
							svevo. 
				L'interno della chiesa, a cui si accede da una porta laterale, risale invece alla ricostruzione della fine del secolo 
						XVI, ed è diviso in tre navate da due file di robusti pilastri. In fondo alla navata centrale si trova il presbiterio, 
						completato alla fine del 500, che risulta oggi poco leggibile nelle sue strutture architettoniche, in quanto occupato da 
						una grande tribuna lignea, eretta nel 1906 per conservarvi la statua dell'Immacolata. 
				 L'adiacente convento, che si affaccia sulla vallata S. Leonardo, venne costruito nei primi anni del secolo XVIII, sulle 
				   rovine dell'antico, crollato col terremoto, è costituito da un pianterreno nel quale si trovano la cucina, il 
							refettorio e gli altri i locali comuni da un primo piano in cui si trovavano le celle dei frati, queste ultime hanno 
							delle caratteristiche	sopraporte dipinte, con ritratti di illustri personaggi dell'ordine Francescano. 
       I due livelli sono raccordati da una sontuosa scalinata, interamente realizzata in pietra pece, con una balaustra ricca 
							di ornamenti e sculture di sapore tardobarocco. 
				
I testi e le immagini sono state estratte dal libro: "I Monumenti del Tardo Barocco di Ragusa"
					   
per gentile concessione della T.N.G. srl - NONSOLOGRAFICA.
								
Le foto sono di Francesco e Stefano Blancato, i testi di Giuseppe Antoci I diritti di autore sulle immagini 
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