Ragusa Sottosopra - Anno XII - N° 3
Cultura
A tutta cultura
Molte iniziative hanno avuto un buon riscontro di pubblico. In cantiere la costituzione di una rete museale cittadinaParliamo della programmazione culturale con l’assessore competente Sonia Migliore.
Assessore Migliore, la nuova biblioteca comunale diventa sempre più luogo di aggregazione culturale. Può darci
alcuni dati sulla fruizione?
Ritengo che la biblioteca civica sia, e deve essere, sito naturale dell'accoglienza e della interazione culturale, come
punto di raccolta della trasmissione dei saperi e delle conoscenze interdisciplinari. La biblioteca è una delle conquiste più
importanti della nostra città, portata alla luce dalla precedente amministrazione che ha ampiamente scommesso su questa opera che, dopo decenni di oblio, rischiava di essere una eterna incompiuta. Una scommessa su cui ho immediatamente puntato, attuando politiche culturali volte a riempire di contenuti quello che deve essere non un deposito di libri, ma un luogo vivo di cultura
per la città. E' un messaggio politico molto importante e significativo che vogliamo trasmettere alla cittadinanza, aprendo le
porte a ciò che troppo spesso si è abituati a sottovalutare: cioè la cultura. Questo è un campo su cui si operano solo tagli, e invece, e così deve essere in futuro, è un settore su cui investire perchè rappresenta il primo elemento di crescita di un
popolo. Lo abbiamo fatto e lo faremo ancora, “abituando” lentamente il cittadino a frequentare la biblioteca che,
chiaramente, stiamo cercando di potenziare con l' acquisto di nuovi libri e computer, sistema wi-fi (internet) e con
l’ allestimento di una videoteca.
Sono convinta che il messaggio sia passato, considerato non solo il successo di critica e di pubblico delle varie
manifestazioni culturali, ma anche i dati di affluenza registrati in biblioteca: basti pensare che dal 23 maggio 2011 al 22
maggio 2012 (quindi un anno) si sono registrati 10.320 lettori di cui 4.587 nei primi sette mesi e ben 5.553 solo nei primi
quattro mesi del 2012 per un totale di 15.357 opere lette. E' evidente che i numeri esaltano e invitano a maggiore impegno.
"Arte e letteratura al femminile" è stato il tema trainante di una serie di iniziative molto partecipate che si sono tenute presso la biblioteca. Si aspettava questa risposta?
Si è appena conclusa la 1° Rassegna di "Arte e Letteratura al femminile" che ritengo sia stata una esperienza esaltante,
che ha posto la città in una posizione di effervescenza culturale, creando aspettativa e senso di partecipazione. Abbiamo
percepito una città che respira cultura attraverso una istituzione che si pone come veicolo di trasmissione, al servizio della
crescita culturale, dei saperi e delle conoscenze. E' stata una vera sfida culturale che ha lanciato l’amministrazione comunale
nei confronti di una comunità troppo spesso lasciata sola e alla libera iniziativa, validissima e importante, delle
associazioni culturali, delle librerie o di altri enti o fondazioni.
Evidentemente, il tentativo è quello di porsi e di porre la “questione culturale” attraverso la storia, le arti
figurative, la poesia, la letteratura, il canto, la musica e la danza, raccontata sapientemente da mostre documentali e da
testimonianze dirette di poeti, scrittori, storici, critici d'arte e letterari, pittori e artisti. La presenza di un pubblico
sempre più interessato e presente ha sbalordito nei numeri e nella qualità per la partecipazione a questo ampio ventaglio
culturale che ci ha impegnati per quasi due mesi in biblioteca. "Arte e Letteratura al Femminile" ha inteso tracciare un lungo
escursus dei tratti storici e letterari dell'universo femminile, attraverso testimonianze dotte, documentali e raccontate che
hanno tracciato, in un arco sapientemente ricostruito, l'evoluzione socio-culturale della donna nella storia, cercando di
porre l'attenzione a particolari figure storiche, letterarie e popolane: quindi abbiamo proposto la trasmissione dei saperi
femminili per restituire alla memoria collettiva le donne fin qui escluse dalla storia o non ben riconosciute. E' il caso,
per esempio, di Mariannina Coffa, poetessa dell'800 che attraverso una commistione di conformismo e trasgressione ha posto una
pietra miliare nella storia della poetica siciliana fra Noto e Ragusa.
Abbiamo proposto un ricco ventaglio di offerte culturali articolate in diversi appuntamenti:
“Mostra della Letteratura al Femminile” - una inedita esposizione di testi
letterari e documentali sull'evoluzione della donna nella storia, arricchita da una interessantissima conferenza-dibattito con la scrittrice Maria Attanasio, il letterato Giovanni Occhipinti ed il critico Elisa Mandarà;
“Mostra della pittura al Femminile” - una sobria esposizione di opere pittoriche di Nisveta
Kurtagic e Mavie Cartia, a cura del critico d'arte Paolo Nifosì;
“Conferenza-dibattito e mostra documentale su Mariannina Coffa” - esclusiva esposizione di
documenti sulla poetessa, realizzata in collaborazione con gli archivi storici di Noto e Ragusa, con la scrittrice Marinella
Fiume e i professori Veninata, Guastella e Fortuna;
“Concerto di poesia” - carrellata di poesie classiche da Saffo ad Alda Merini, con la poetessa
Grazia Dormiente e Giovani Occhipinti;
“Pentagramma al Femminile” - dialogo su pari opportunità, spiritualità, maternità, sofferenza,
erotismo, passione, violenza condotto e rappresentato attraverso il canto, la danza, la poesia e la lirica da giovani talenti
locali.
Tutti gli eventi sono stati condotti dalla voce narrante della giornalista Isabella Papiro.
E' stata una esperienza ricca ed esaltante che ha registrato una tale presenza e partecipazione attiva di pubblico, da essere
al di sopra di ogni aspettativa: centinaia di persone che hanno seguito la rassegna dandosi appuntamento...in biblioteca!
Mostre, conferenze, incontri con gli autori sono stati gli ingredienti di una promozione culturale che ha visto anche il coinvolgimento di altri soggetti (associazioni, librerie, privati). In prospettiva che
progetti si pensa di attuare per dare continuità a queste esperienze?
Nel rispetto del concetto del “fare sistema”, di cui sono fermamente convinta, abbiamo effettuato una serie di incontri
con i librai di Ragusa dando vita a “Invito alla lettura”, manifestazione che si snoda in una serie di incontri con gli autori
che si sono svolti in biblioteca: amo citare l'incontro con la scrittrice Simonetta Agnello Hornby, lo scrittore-magistrato
Gianrico Carofiglio; così come la splendida presenza dei monaci Zen Annamaria Gyoetsu e Guglielmo Doryn. Ovviamente, tante sono le iniziative culturali di questo tipo, ma siamo abituati a vederle intraprese dalle librerie o da privati. Ma in biblioteca
gli eventi svolti sono frutto di una politica culturale attraverso cui è direttamente l' istituzione che apre le porte della
cultura alla città, continuando ad investire attraverso una costante programmazione, con la certezza che una comunità che
investe in cultura è una realtà che vuole essere viva ed effervescente.
Spazi museali e fruibilità. Come si intende migliorare e potenziare l’offerta?
Stiamo lavorando alla costituzione di una rete museale, cioè ad un insieme di “nodi museali-espositivi” programmati e
organizzati in maniera tale da recuperare, sottolineare e promuovere i vari aspetti dell'anima storica, artistica e culturale
della nostra città. Ovviamente allo scopo di conseguire obiettivi turistico-culturali che non potrebbero essere perseguiti
separatamente. E’ necessario ampliare e perfezionare le offerte culturali per favorire un processo di rilancio
turistico-culturale e, quindi, economico della nostra città. La rete museale comprende il nuovo e l'esistente riorganizzato in
una prospettiva unitaria in modo da raggiungere tre obiettivi fondamentali alla crescita di una città che vuole essere polo di
attrazione turistica e culturale: creare luoghi di promozione e conoscenza, dare una visione e una fruizione unitaria del
patrimonio culturale cittadino, entrare in rete con altre strutture culturali. La 1° tappa del percorso museale cittadino è il
“Museo del Tempo Contadino” che sarà ospitato nello splendido palazzo Zacco e che sarà così articolato: al piano terra la
“Mostra di arti e mestieri” (rappresentazione temporale della vita contadina iblea, con la formula del flash museum), al piano
intermedio e inferiore il “Museo del Tempo Contadino”(rappresentazione della dipendenza socio-economica fra lo sfarzo della
nobiltà cittadina e l' essenzialità della vita di campagna), al piano nobile la “Raccolta Civica Cappello” (mostra permanente
delle opere del famoso artista ragusano) la cui interazione voluta con il museo contadino rappresenta un’apertura concettuale verso il mondo contemporaneo dell'arte, sottolineando una viva dialettica spaziale fra contenuto storico e contenuto moderno
(sulla scia di Parigi). Per creare questo percorso museale all'interno del centro storico, che sarà poi dotato di una “museum
card”, si destineranno a Centro Polimuseale i locali dell'ex biblioteca di via Matteotti e si risistemerà il “Museo d'Italia
in Africa”, ormai sovraccarico e mal disposto. Prevediamo anche la creazione della “Casa-Museo di Mariannina Coffa” e della
“Casa-Museo di G.B.Hodierna”; pensiamo anche di sviluppare l’idea di realizzare un “Museo del Cinema” e un “Museo del Presepe”, oltre alla creazione del “Museo di arte moderna e contemporanea degli artisti iblei”.
Il Castello di Donnafugata è già diventato un esempio unico di “Casa-Museo” del centro-sud italiano, con
l'importantissima iscrizione dello stesso all'Associazione Nazionale “Case della Memoria”, che ci vede equiparati alle
prestigiose “Case-Museo” di Dante, di Puccini, di Gramsci e di altri prestigiosi personaggi. “Il Museo del Tempo Contadino”,
dopo la recentissima inaugurazione, nel piano nobile, della Raccolta Civica Cappello, sarà inaugurato e quindi aperto al
pubblico nel prossimo mese di luglio. Sono fortemente convinta che la cultura e i suoi spazi rappresentino l'anima di una
società civile, perchè se muore la cultura, muore la coscienza civile di un popolo.
Che ruolo riveste la città di Ragusa nella definizione di politiche e programmi culturali che riguardano non solo il
territorio ragusano, ma anche il comprensorio del sud-est dell’isola?
Ragusa deve avere un ruolo fondamentale come realtà trainante in tutto il sud-est ed il Val di Noto; siamo l'unica città
che abbiamo avuto il riconoscimento Unesco per ben 18 monumenti e per l'intero centro storico, e di questo dobbiamo prendere
maggiormente coscienza attuando delle politiche che ne valorizzino l'uso come strumento di grande ricaduta economica e
occupazionale sul territorio. E' necessaria una presenza costante della nostra politica ed una grande volontà ad affermarsi in
un campo dove, fino ad ora, realtà come Siracusa e Noto, per esempio, hanno avuto ruoli predominanti. Da qualche mese siamo
presenti nel consiglio d’amministrazione del Distretto del Sud-Est e fra i partner più considerati appartenenti al Sito
UNESCO del Val di Noto. Ritengo che tanto bisogna ancora fare, ma sono politiche lente che, se attivate e perseguite con
costanza, porteranno un grande risultato alla nostra città sul profilo turistico-culturale e quindi all'intero comparto
economico. Dobbiamo essere bravi nel mantenere un giusto equilibrio fra la tutela del nostro territorio e la sua capacità di
crescita economica.
Intervista a cura di: Faustina Morgante
Assessore alla Cultura Sonia Migliore
La nuova biblioteca comunale
Una delle sale della nuova biblioteca comunale
Incontro-dibattito sulla letteratura al femminile
Mostra "Arte e Letteratura al femminile"
Mostra "Arte e Letteratura al femminile"
Incontro-dibattito su Mariannina Coffa
Biblioteca comunale Simonetta Agnello Hornby (a destra) e Maria Rosaria Lazzati
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